Un sole cocente, quasi estivo, ha fatto da protagonista alla sfida tra Real San Paolo e San Giovanni XXIII disputata oggipomeriggio. Una giornata che ha ricordato più agosto che maggio, mettendo a dura prova i 22 in campo, ma che non ha impedito ai nostri ragazzi di conquistare una preziosa vittoria per 1-0.
“Quando il sole picchia così forte a inizio maggio, i giocatori tendono più a giocare a Ciapa No, e persino i palloni sembrano cercare l’ombra” così si scherzava nella panchina dei Mister. Ma se i palloni potevano cercare riparo, non altrettanto potevano fare i nostri guerrieri in campo, che hanno lottato stoicamente contro avversari e canicola.
Primo tempo: il sole che abbaglia e un autogol che illumina
Con il termometro che sembrava impazzito, la squadra di casa si è schierata con Diego, Cigo, Ivan, Edo, Marco, Capitan Toma, Pigno, Michele, Luca, Simone e Kerllos tra i pali.
L’avvio è stato equilibrato, con il Real San Paolo che ha cercato subito di pungere. Al 2′ minuto, calcio d’angolo battuto magistralmente da Edo e colpo di testa di Cigo che termina di poco a lato, facendo trattenere il respiro ai tifosi. Solo due minuti dopo, ancora Cigo protagonista con un tiro su assist preciso di Toma che sorvola la traversa, mentre il sole sembrava sciogliere persino le linee del campo.
Al 5′ minuto è il San Giovanni XXIII a farsi pericoloso, approfittando di una incertezza difensiva, ma Kerllos si dimostra già in giornata con un’elegante uscita che fa sembrare facile ciò che facile non è.
Al 10′ minuto arriva il vantaggio: calcio d’angolo pennellato da Edo e clamoroso autogol del portiere avversario che, abbagliato dal sole o forse semplicemente in giornata no, si è fatto sfuggire la palla in rete. 1-0 per il Real, un vantaggio che è sembrato quasi un miraggio in questa giornata torrida.
Al 13′ minuto, Pigno si esibisce in un elegante disimpegno difensivo che strappa applausi anche dalla panchina.
La pressione degli avversari aumenta, ma la nostra difesa regge. Al 15′ il San Giovanni XXIII va vicino al pareggio con un tiro insidioso che sorvola di poco la traversa, facendo correre un brivido freddo sulla schiena dei tifosi – l’unico refrigerio in questa giornata infuocata.
Al 17′ è Michele a beneficiare di un assist preciso di Edo, ma l’azione sfuma sul più bello. Il caldo inizia a farsi sentire e le borracce a bordo campo vanno esaurendosi più velocemente delle idee offensive avversarie.
Luca, al 20′, si rende protagonista di un salvataggio prodigioso che ferma un’offensiva avversaria che sembrava promettente come un gelato in piena canicola.
Al 23′, Ivan sfreccia sulla fascia crossando per Michele, ma ancora una volta l’azione non si concretizza..
Al 26′, Cigo scaglia un destro che termina di poco fuori, mentre un minuto dopo è ancora lui a impegnare il portiere avversario con un tiro che questo riesce a neutralizzare.
I minuti finali del primo tempo vedono una difesa solida con Toma, Luca e Pigno che respingono ogni attacco, mentre Edo orchestra un’azione con Michele che però non trova lo sbocco desiderato.
Dalla tribuna, lo sguardo attento di Matteo, che reduce da un’operazione dovrà rimanere ai box per il resto della stagione. Come diceva il grande Boškov: “Rigore è quando arbitro fischia”, ma purtroppo lo stop è quando la stagione finisce anzitempo.

(Foto Rob)

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Secondo tempo: la resistenza sotto il solleone
Nella ripresa, con il vantaggio del sole alle spalle anziché contro (finalmente qualcosa a nostro favore oltre al risultato!), il Real ha mantenuto la stessa formazione iniziale.
Al 2′ minuto, Kerllos disimpegna gestendo la pressione in questa temperatura da forno crematorio.
Gli avversari attaccano con insistenza ma si infrangono contro quello che potremmo definire il “firewall Pigno-Toma-Luca-Lollo”, una sicurezza in difesa quanto Windows 95 non lo era per i computer.
Al 5′ minuto primi cambi: entrano Vala e Paolo per Marco e Ivan, portando energie fresche quanto un condizionatore a pieno regime.
Al 10′ della ripresa, Vala effettua una rimessa laterale precisa verso l’area di rigore, ma la difesa avversaria respinge. Poco dopo, si sviluppa un’azione corale Michele-Cigo-Vala che si conclude con un tiro di quest’ultimo che termina di poco a lato, facendo alzare le mani ai tifosi: metà per la delusione, metà per cercare un po’ d’ombra.
Al 16′, un triangolo di passaggi da manuale del calcio tra Paolo, Vala ed Edo si conclude con un tiro fuori, in una combinazione quasi “spettacolo”.
Momento cruciale al 19′, quando un attacco insidioso degli avversari viene miracolosamente sventato dalla coppia Kerllos-Toma con un salvataggio sulla linea di porta che ha fatto trattenere il respiro a tutti i presenti. Una parata e un salvataggio che valgono quanto un gol, specialmente in una giornata dove ogni goccia di sudore sembrava pesare il doppio.
Al 22′ minuto, esce Edo per far posto a Lorenzo, che appena entrato, al 23′, si rende subito pericoloso con un tiro che impegna il portiere avversario.
Paolo, al 28′, su assist di Vala tenta un tiro dal limite che termina fuori, medaglia solo per il tentativo.
Diego, poco dopo, con controllo di palla equilibrato, scambia con Pigno, ma la carambola finisce fuori.
Entra anche Ricky al posto di Michele, portando nuova verve all’attacco del Real.
Al 26′ minuto, Pigno sale con un’azione personale in cui scarta tre avversari come fossero coni di allenamento fusi dal sole, e mette in mezzo un pallone invitante che purtroppo la difesa avversaria riesce a respingere.
Gli ultimi minuti sono stati da “patema cardiaco”, con gli avversari che hanno assediato l’area del Real San Paolo con tre calci d’angolo consecutivi. Ma come recita un vecchio adagio del calcio: “Chi spreca, poi piange” – mentre il Real festeggiava al triplice fischio dopo cinque infiniti minuti di recupero.
Una vittoria sudata, in tutti i sensi, che conferma la solidità del Real San Paolo anche in condizioni climatiche avverse. Se questa insolita ondata di caldo è un’anticipazione dell’estate, possiamo stare tranquilli: il nostro Real è già pronto anche per giocare sulla sabbia rovente.
Una nota di merito va alla difesa, impenetrabile come una crema solare fattore 50. Centrocampo e attacco hanno dimostrato che anche sotto un sole da deserto del Sahara la classe non va in vacanza, mentre Toma ha guidato la squadra con la saggezza di chi sa quando accelerare e quando risparmiare energie. Come nelle migliori famiglie sportive i nostri ragazzi, a detta dei mister non sembrano aver dimenticato la loro abituale tendenza a trattenere il pallone come fosse l’ultimo bicchiere d’acqua nel deserto e le consuete discussioni animate su ogni decisione arbitrale.
E ora, con questi tre punti in tasca, possiamo permetterci di goderci il sole del tramonto di questa accaldata giornata di maggio… magari con un gelato in mano, proprio come i nostri avversari che invece dovranno mandare giù un boccone amaro.
“Nel calcio, come nella vita, non è importante avere il sole dalla propria parte, ma saper sudare fino all’ultimo minuto.” (Commento Rob)

(Foto Rob)

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